Qualcuno prenda le nostre difese

da Dar es Salaam, Ernest Kimaya , presidente dell’Associazione degli Albini Tanzaniani (TAS)   

Noi albini africani.

Abbiamo gravi problemi alla pelle, causati dai raggi del sole, che  “coprono” l’intero continente. Abbiamo problemi agli occhi.

Abbiamo il problema di essere discriminati. Alcuni ci considerano inutili. Alcuni pensano che non siamo persone normali: non siamo nulla, dobbiamo scomparire. Alcuni pensano che parti del nostro corpo possano essere usate , in intrugli magici, per portare benessere e ricchezza.

Strane credenze sono la causa principale dell’uccisione di molti di noi albini.

Il nostro governo sta cercando di combattere questi assurdi omicidi.

 

Questa situazione spaventa la maggior parte di noi. E’ in pericolo la nostra vita. Soprattutto di quelli che vivono nei piccoli villaggi. Non vanno nei loro poderi. Non vanno al supermercato. Si nascondono in casa con i loro genitori, notte e giorno. Per paura di essere visti. Per paura di essere uccisi.

Molti di noi albini nascono in famiglie povere, le quali non sono in grado di garantire le cure e le necessità primarie: creme per proteggere la pelle dal sole, vestiti, occhiali, ...

 

La discriminazione cui siamo soggetti, porta molti di noi a non andare a scuola. La mancanza di istruzione è una delle cause dello stato di povertà in cui ci si ritrova per tutta la vita.

Uno degli obiettivi della Società degli Albini della Tanzania è garantire lo studio alle generazioni future. Gli strumenti idonei non sono però sufficienti: apparecchiature per ingrandire le parole, libri.

Molti albini soffrono di cancro alla cute. Il trattamento dell’eritema solare è gratuito, ma gli interventi chirurgici costano da 300 a 350 dollari. Alcuni di noi non dispongono di tale somma.

Il nostro governo stanzia circa 2000 dollari all’ anno, ma non sono  sufficienti a coprire il costo di tutte le nostre attività .

Non abbiamo donatori che ci aiutino a far funzionare al meglio le attività della nostra società, quali:

- educare la gente sulle questioni della discriminazione e delle strane credenze, secondo cui parti del corpo degli albini possano procurare immediato benessere a una persona;

- fornire aiuti in denaro necessari per le cure;

- fornire creme per proteggere la pelle;

- fornire vestiti, saponi, occhiali e cibo alle famiglie povere..
Attraverso questo sito vogliamo raccontare agli Italiani la "vita" di noi albini africani, di noi albini tanzaniani, perché qualcuno sia pronto a prendere le nostre difese, perché qualcuno ci aiuti a vivere in una condizione migliore.

Ernest Kimaya
(traduzione a cura di ro.pe.)
AFEA trustee
TAS  chairman