INTRODUZIONE

Alla consapevolezza che sta maturando intorno alle problematiche dell’albinismo, vorrei aggiungere il contributo che la letteratura e le scienze umane possono dare, in particolare riguardo all’elaborazione emotiva e immaginativa della propria condizione.
Può essere utile incontrare personaggi albini, o comunque segnati da una diversità, vedere come hanno reagito di fronte alle varie situazioni della vita,  come sono riusciti a elaborare le ferite che la loro condizione (inevitabilmente) comporta.
Non dimentichiamo che da tali fonti proviene la maggior parte del sapere di cui psicologi, insegnanti e operatori di scienze dell’educazione possono avvalersi: è a loro che in particolare mi rivolgo.
Propongo quindi a puro titolo di esempio alcuni libri in cui si parla di albinismo (o di altra condizione rara). Si tratta prevalentemente di classici della letteratura, reperibili nelle principali lingue europee in diverse edizioni. E’ anzi sorprendente che una condizione così rara e sconosciuta ai più abbia tanto sollecitato l’immaginazione degli scrittori.
 
- Melville H. - Moby Dick (il cap. 42 è una vera “enciclopedia dell’albinismo”, incentrata sul colore bianco);
- Brown D. - Il codice Da Vinci – The Da Vinci Code. (Si consiglia  il libro, non il film, dove la storia del personaggio albino non viene raccontata);
- Hegi U. – Come pietre nel fiume – Stones from the river.  (Storia  di una ragazza nana che riesce a costruirsi una vita a propria misura);
- Markandaya K. - Nettare in un setaccio – Nektar in a sieve  (romanzo realistico su un bambino albino in un villaggio dekll’India);
- Wells H.G. - L’uomo invisibile – The invisible man;
- Oppel K. – Il fantastico volo di Ali d’Argento – Silverwings  (fiaba)
- Genovesi F. –   Chi manda le onde     ed. Mondadori 2015
- Sulla leggenda di Azzurrina (bambina albina che la madre tentò di far apparire normale tingendole i capelli), per cui si consiglia una visita al Castello di Montebello.(Rimini) segnalo la fiaba di A.Nanetti e il testo di A.Lorenzi nel libro “Non restate in silenzio”.