FOTOINVECCHIAMENTO, ABBRONZATURA E BUONUMORE.

Radiazioni ultraviolette: istruzioni d'uso.

Estate:albinismo, pelle chiara e sole
"Il piacere della bianchezza"
foto by l.v.

Albinismo News
intervista
la dottoressa Anadela Serra Visconti



La pelle chiara di una persona albina è dovuta all’assenza o alla riduzione della melanina, un pigmento di colore rosso/giallo e/o nero/marrone, che trasportato nei cheratinociti, cellule dell’epidermide, assorbe parte della la luce ultravioletta, impedendole di penetrare negli strati sottostanti, dove provocherebbe danni irreversibili.

La melanina funge dunque da filtro naturale ai raggi dannosi del sole.
Questo filtro manca o è “molto sottile” nella pelle di una persona albina.
Come proteggerla?
E’ consigliabile cominciare con una protezione interna, prima di esporsi al sole estivo, per poi passare ad una protezione esterna durante l’esposizione.
All’inizio del periodo estivo, indipendentemente dal fatto che si sceglierà di andare al mare o in montagna, bisogna proteggere la pelle dal sole, con integratori e alimentazione.
Teniamo ben presente comunque che il sole si prende anche per strada e in macchina, per cui è necessario proteggersi sempre, in ogni caso.
Gli integratori possono essere prescritti dal medico di base.
Sostanze a  base di carotenoidi, che vanno dal beta carotene al licopene, dalla zeaxantina alla luteina, si depositano in parte nella pelle, nel derma, e formano uno scudo protettivo, diminuendo le reazioni di fotosensibilità nei confronti della luce solare.
Attenzione, da soli non sono sufficienti a schermare le radiazioni solari UVA e UVB  .
A queste sostanze si possono aggiungere la vit E, la vit C , il resveratrolo ed altre sostanze cosiddette antiossidanti che servono a “neutralizzare”, come gli stessi carotenoidi,  i radicali liberi prodotti dai raggi solari, responsabili dell’invecchiamento della pelle.
Gli integratori svolgono dunque una doppia azione: proteggono la pelle da danni immediati, come le scottature solari (eritemi), e da danni a lungo termine, come l’invecchiamento cutaneo.
I nuovi integratori della pelle contengono inoltre sostanze che hanno anche la capacità di innalzare le difese immunitarie della pelle e di avere un’azione antinfiammatoria. Tra queste sono molto importanti i cosiddetti  acidi grassi essenziali , chiamati anche vitamina F .
Naturalmente tutto questo si può fare anche attraverso una corretta alimentazione, molto ricca di frutta e verdure, che sono a loro volta ricche di vitamine ed antiossidanti.
Durante l’esposizione al sole è invece d’obbligo aggiungere una crema solare fattore di protezione 50+, da applicare in modo frequente, almeno ogni 2 ore.
Innanzitutto bisogna applicarla circa mezz’ora prima di uscire di casa, perché la sua applicazione sia più uniforme e perché sia già attiva al momento dell’esposizione al sole.
E’ opportuno applicare una  crema solare che contenga sia uno schermo chimico che uno schermo fisico. Lo schermo chimico assorbe parte delle radiazioni ultraviolette, mentre lo schermo fisico, a base di biossido di titanio o ossido di zinco, forma una barriera che riflette la luce ultravioletta, garantendo maggiore protezione.
Riguardo alle creme protettive mi preme dire che è stata tolta la dicitura “totale” perché la protezione non è mai totale, quindi bisogna sapere che una certa quantità di raggi, nonostante i cappelli, le creme, nonostante tutto, può passare lo stesso.
Non è possibile stabilire quante ore sono tollerabili da una persona albina, perché l’intensità della luce ultravioletta (la quantità di UVA e UVB che arriva alla terra) varia molto in relazione all’ora del giorno, alla stagione, alle condizioni atmosferiche (quantità di nuvole, inquinamento atmosferico), allo strato di ozono, alla latitudine e all’altitudine.
Tenere ben presente le seguenti regole generali, ormai note a tutti e valide per tutti i tipi di pelle:
non esporsi al sole dalle 10,00 alle 16,00 , ore in cui i raggi ultravioletti sono più intensi;
l’ombrellone protegge poco perché  la sabbia riflette circa il 25% dei raggi ultravioletti;
l’acqua di mare non offre protezione ( circa il 95% dei raggi ultravioletti attraversa l’acqua);
usare un abbigliamento colorato ed opaco (lascia passare meno raggi ultravioletti).
proteggere gli occhi  - Fare attenzione agli occhiali che si acquistano; non basta che le lenti siano scure. E’ necessario che ci sia scritto “protezione uva /uvb” e che ci sia il marchio CE, quindi garantiti. E’ questo che fa la differenza tra il negozio e la bancarella: non tanto la montatura quanto le lenti!-.


Le risulta ci sia una crema che garantisca la protezione se applicata una sola volta al giorno?
Direi proprio di no


Alle regole suddette, possiamo aggiungere un abbigliamento anti UV ?
Certo. Oggi esistono tessuti che hanno uno schermo 50. Si tratta di stoffe imbevute di microcristalli che fanno da filtro 50 e resistono a circa 30 lavaggi.
Hanno quindi indubbiamente la loro utilità.


Quali sono le conseguenze di una scarsa protezione?
A breve termine, abbiamo eritemi, ustioni, elastosi.
A lungo termine, abbiamo un invecchiamento precoce della pelle , detto fotoinvecchiamento.
Restiamo ovviamente fuori dalle patologie dermatologiche, eventualmente conseguenti ad una scarsa protezione dai raggi solari, come cheratosi, neoplasie cutanee , etc, che sono competenza del dermatologo.


E’ sufficiente usare in modo appropriato solo una crema solare protettiva o è necessario avere altre accortezze?
Visto che già il sole, il mare e la salsedine seccano la pelle, è molto importante evitare accuratamente saponi e bagnoschiuma schiumogeni con tensioattivi, come il sodiolaurilsolfato, e  sostituirli con  oli da bagno che lavano la pelle senza disidratarla, e lozioni ed emulsioni doposole da applicare sempre dopo bagno o doccia per mantenere la pelle umida.
Sono molto utili anche gli oli naturali, come l’olio di mandorle dolci e gli oli di germi di grano.


Si possono preparare delle “creme fai da te”, in casa?
Direi che le creme fai da te, no!. La crema è forse la cosa più sofisticata che esista. Ci obbliga ad un uso continuativo e non avendo conservanti è meglio non farla in casa, anche perché ce ne sono di ottime in commercio che hanno una funzione reidratante ed elasticizzante.
In casa possiamo preparare invece delle maschere, preparazioni estemporanee da fare dopo una giornata di sole o come maschera anti-invecchiamento.  Possono avere  come base, ad esempio, uno yogurt intero bianco, al quale aggiungere un cucchiaino di miele, che ha azione idratante, o ½ cucchiaino di olio di mandorle dolci o di olio di jojoba.
Se torniamo a casa arrossati possiamo preparare una maschera con succo di aloe – imbibire delle garze nel succo di aloe ed applicarle  sul viso sul collo sul decoltè e sulle  zone arrossate -  oppure fare  un infuso di thè verde molto ristretto – imbibire dell’ovatta o delle garze e applicare sul viso.


Una persona albina non si abbronza o si abbronza poco.
Esporre gambe, braccia e viso, insomma un corpo bianco, crea non poco disagio, soprattutto d’estate, quando anche un leggero colore bronzeo della pelle rende più belli e più “sani”.
Come alleviare questo disagio psicologico?
E’ possibile usare autoabbronzanti? Come funzionano? Hanno qualcosa a che vedere con la normale sintesi di melanina, cioè con la via di sintesi che in una persona albina è interrotta o carente in uno dei suoi punti?
Certo che possono usare autoabbronzanti! I principi attivi presenti in questi prodotti, in particolare il diidrossiacetone (DHA), reagiscono con gli amminoacidi della cheratina, una proteina presente nei corneociti dell’epidermide, formando pigmenti scuri, le melanoidine, che danno alla pelle un colore bronzeo, che dura 6/7 giorni, in relazione al normale rinnovamento cellulare epidermico.
Bisogna comunque tenere ben  presente che non danno alcuna protezione rispetto al sole. Le precauzioni da prendere prima e durante l’esposizione solare rimangono sempre le stesse, perché gli autoabbronzanti colorano in realtà solo le cellule dello strato corneo, ma non proteggono gli strati sottostanti.


Bisogna fare delle prove?
No. possono essere utilizzati tranquillamente. Non sono dannosi per la pelle.
La difficoltà sta nell’applicazione omogenea del prodotto su tutto il corpo.


Al di sopra dello strato di autoabbronzante si può usare la crema protettiva o si rischia di provocare una reazione allergica?
Si può usare la crema protettiva, ma diciamo che la crema protettiva potrebbe poi in parte asportare le cellule cornee, eliminando l’effetto colorato.


Quindi è preferibile usare gli autoabbronzanti, che so, per una serata particolare, un giorno particolare, solo per colorare la pelle ed alleviare il disagio psicologico?
Bisogna dire che l’abbronzatura oggi è ormai un po’ passata di moda.
Quindi non bisogna crearsi grossi problemi psicologici. Tutta la medicina estetica è contro l’abbronzatura. Le persone che contengono un livello normale di melanina saranno “sempre più bianche” perché noi medici estetici tendiamo a non fare abbronzare i nostri pazienti, dal momento che l’80% dell’invecchiamento cutaneo  è dovuto ai raggi solari.
Consigliamo ai pazienti di prendere sole quanto basta per produrre vitamina D, per evitare osteoporosi, e soprattutto perché il sole dà buon umore. La luce solare visibile scatena infatti produzione di  serotonina,  noradrenalina, endorfine - terapia della luce -  Ma  assolutamente “bando” ai patiti dell’abbronzatura. In questo senso quindi  le persone albine non dovrebbero sentirsi più penalizzate perché, almeno oggi, il sole viene vietato fondamentalmente a tutti.
Dico sempre che bisognerebbe girare con un cappello, occhiali, foulard e guanti, un po’ come una diva in incognita per evitare il sole nei punti critici, non solo quando si è a piedi, ma anche in macchina perché il vetro fa passare i raggi solari, quindi soprattutto collo decoltè e mani invecchiano moltissimo.
Inoltre è opportuno usare una crema anti UV 50+ non solo d’estate, ma anche d’inverno, insomma, durante tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche: sole, nuvole, pioggia, questo per preservare la pelle dal fotoinvecchiamento.


Una crema solare anti UV colorata agisce allo stesso modo di una crema protettiva normale?
Si. Oggi esistono ottime creme solari colorate anche sotto forma di fondo-tinta, fluidi o  compatti, molto utili per  il viso: proteggono e colorano allo stesso tempo.


Lampade solari assolutamente no, vero?
Assolutamente no perché provocano gli stessi danni provocati dalle radiazioni solari ultraviolette.


Per quanto riguarda la depilazione e la tintura di ciglia e sopracciglia, l’estetista ha in questi casi paura di intervenire su una pelle così chiara, perché pensa che sia delicata e sensibile.
E’ veramente delicata e sensibile alle creme e ai prodotti di cosmesi in generale, la pelle di una persona albina, solo perché non ha la melanina?
No, nella pelle di una persona albina manca soltanto la melanina.
E’  necessario prendere le stesse precauzioni che si hanno per la pelle delle persone che non hanno questa patologia, pelle che può presentarsi più o meno sensibile ai diversi prodotti e/o trattamenti usati.


Essendo chiara è però più evidente il rossore dopo un trattamento.
E’  sufficiente rispettare i tempi di posa del prodotto, rimuoverlo accuratamente e  con delicatezza e applicare dopo una crema disarrossante a base di ossido di zinco.


La depilazione definitiva non è invasiva?
Con cautela, con apparecchiature moderne non ci sono controindicazioni. C’ è da dire però che i peli sono tutti bianchi, per cui ci sono alcuni tipi di laser che non riconoscono i peli bianchi.


Allora al posto della depilazione definitiva cosa si potrebbe usare?
La ceretta o il filo egiziano, che è una depilazione temporanea. Ci sono alcune luci pulsate e laser di ultima generazione che riconoscono i peli bianchi. Quindi informarsi prima del trattamento.


Tintura semipermanente di ciglia e sopracciglia?
Non dovrebbero rappresentare alcun problema, usando prodotti di buona qualità.


Molte persone albine  non tingono i capelli le ciglia e le sopracciglia proprio perché non sanno se possono farlo – paura del peggio -  e non sanno a  chi rivolgersi – competenze particolari? -. Inoltre si vergognano di “chiedere un cambiamento”.
I capelli degli albini sono bianchi come i nostri capelli quando superiamo una certa età:
possono essere affascinanti.
Nonostante questo, si può sentire il desiderio di averli marroni, rossi, biondi, neri…. E non c’e’ nessuna controindicazione, si possono tingere con serenità!

Intervista a cura di Rosa Pellegrino
data intervista: 6 Giugno 2012
pubblicazione intervista: 3 Agosto 2012

dottoressa Anadela Serra Visconti  dott.ssa ANADELA SERRA VISCONTI

medico chirurgo, medico estetico;
membro della Società Italiana di Medicina Estetica
docente master "Comunicazione televisiva per Medici"
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