Albinismo in Africa - video prodotto da Albinismo News -

video: Albinismo in Africa. Cosa significa


significa
superstizioni, amputazioni e uccisioni, discriminazione, vita ai margini
mancanza di istruzione, mancanza di assistenza
necessità di creme solari protettive, vestiario adatto,
occhiali da vista e occhiali da sole....

guarda video...se puoi e se vuoi diffondilo.

...Io sono bianco, un piccolo AFRICANO BIANCO,
nato da genitori AFRICANI NERI.
La mia pelle è bianca perché sono albino.

I miei genitori non mi hanno ucciso,
né abbandonato,
perché sanno che cos’è l’albinismo.

La mia mamma non è stata ripudiata
dal mio papà e dal villaggio
perchè il mio papà e la gente del villaggio
sanno che cos’è l’albinismo.

Sono stato fortunato.
Mi è stata data la possibilità di crescere
e godere dei colori della Mia Terra.
Mi è stata data la possibilità di vivere.

Come me in Africa ce ne sono tanti,
non si contano.
Forse 1 su 2000-5000 abitanti,
a seconda della regione.
Forse di più!
Siamo così tanti che …
nessuno riesce a contarci!

Che cos’è l’albinismo?
L’albinismo è una condizione ereditaria
che si manifesta con l’assenza o la riduzione di un pigmento
– la melanina –
nella pelle, nei capelli, nei peli e negli occhi.

La melanina colora la pelle,
proteggendola dai raggi dannosi del sole,
e consente uno sviluppo normale degli occhi e del sistema ottico.

Siamo AFRICANI BANCHI
perché nella nostra pelle manca la melanina,
che la renderebbe scura,
proteggendola dai raggi dannosi del sole.

Senza la melanina, siamo in pericolo.
Senza la melanina, la nostra vita media non supera i 30 anni.

Cheilite attinica
Se non proteggiamo le labbra
con una crema protettiva a schermo totale,
il sole le attacca…

le desquama e le riempie di piaghe,
che degenerano in carcinoma del labbro.

Cheratosi attinica
Se non proteggiamo le parti del corpo
scoperte ed esposte al sole
– viso, orecchie, cuoio capelluto, collo,
braccia, gambe, mani e piedi –
con una crema protettiva a schermo totale,
il sole le attacca…

le riempie di squame giallastre,
pruriginose e brutte a vedersi,
che degenerano in carcinoma della pelle.

Molti di noi hanno i capelli rasati a zero,
per tenere sotto controllo lo stato delle piaghe
che si formano sul cuoio capelluto,
non protetto da un cappellino.

Sono pochi i medici che curano le piaghe
che si formano sulle parti esposte del nostro corpo.
L’ assistenza sanitaria a noi non è concessa o è scarsa.

Una crema protettiva a schermo totale
proteggerebbe la nostra pelle.
Ma la crema solare costa molto.
Un prezzo proibitivo per molti genitori.
In alcune regioni è perfino introvabile.

Vestiti adatti, foulards e cappellini
proteggerebbero le parti esposte del nostro corpo.
Ma molti di noi hanno, a stento,
un pasto al giorno e un letto su cui dormire.

Fotofobia
I nostri occhi “hanno paura della luce solare”
perché manca la melanina nell’iride e nella retina.

Un paio di occhiali con lenti colorate
impedirebbe al sole di abbagliarci.

Ipovisione
Fin dalla nascita,
la nostra retina manca di una piccola area, la fovea,
i nostri nervi ottici seguono un percorso anomalo
e i nostri occhi sono un po’ ballerini –nistagmo -
E’ sempre colpa della melanina, che non c’è o ce n’è troppo poca!

E così noi vediamo poco.
Ma vediamo!
Non abbiamo bisogno di imparare il Braille.
Sono sufficienti piccole cose…

Un paio di occhiali da vista
ci aiuterebbe a migliorare la nostra visione
di almeno un grado.
Per non parlare poi dei nuovi ausili ottici!
Ma, forse, chiediamo troppo…

Un insegnante che non confonda
la nostra ipovisione con svogliatezza o altro
sarebbe di grande aiuto nell’ apprendimento!

Siamo intelligenti!
Possiamo fare qualsiasi cosa nella vita,
come tutti.
Fuorché lavorare sotto il sole cocente!

Vogliamo imparare.
Prendere un diploma. Magari una laurea.
L’istruzione è importante.
Ci darebbe una possibilità in più nel mondo del lavoro.
La possibilità di non restare ai margini!
Un futuro dignitoso per noi AFRICANI BIANCHI!

Basta alla discriminazione, alle superstizioni,
alle amputazioni , alle uccisioni!
Spieghiamo, a gran voce, alla mia gente
perché siamo bianchi!
Perché non imprigionino,
senza alcuna ragione, la nostra vita!

Basta alla discriminazione nei luoghi di lavoro!
Se da grande uno di noi vorrà fare il cameriere, il medico
o qualsiasi altro mestiere,
lasciateglielo pur fare!
Il nostro essere bianchi non è contagioso!

Basta alla discriminazione nei luoghi pubblici!
Potete sedervi accanto a noi su un autobus!
Potete salutarci dandoci la mano!
Non costituiamo un pericolo per voi!

Lasciateci camminare in pace per le strade della nostra Africa.
Non rincorreteci gioiendo
perché pensate che siamo Bianchi,
per poi rincorrerci insultandoci
perché vi accorgete che siamo AFRICANI BIANCHI!

Voi Tanzaniani, delle regioni del Lago Vittoria;
non uccideteci, non amputateci, non dissanguateci,
per fare amuleti con parti del nostro corpo!

Non date retta agli stregoni!
Amuleti sì fatti non serviranno ad avere fama e ricchezze.
Siamo come voi!
Lasciateci vivere!

AIUTATECI A FARLO CAPIRE ALLA NOSTRA GENTE,
Abbiamo il diritto di sorridere alla vita!
Siamo solo AFRICANI ALBINI!

IMMAGINI:
- Albinos in Tanzania by Liron Shimoni
- Albinos in Africa Killed for their organs
  (1/2) by tonksred300
- Amazing albino story by Babu Sikare
- My shocking story – Albino Medical
  by Discovery TV
- Il canale di lupitanyongo
- Tabu contra Negros Brancos
   by jodv1951
MUSICA E MONTAGGIO:
- Aldo Menti. Africa. A. M. Songs & Music
PRESENTAZIONE E TESTO:
- Albinismo News  - www.albinismo.it

NOI di
IL BIANCO E IL NERO: LA DIFFERENZA
eventi musicali e non solo:
raccolta di occhiali da sole
usati e nuovi pro SKGF.
TULIME ONG
Progetto popolazione albina
del Kilolo (Tanzania):
Oculisti e Dermatologi volontari
cercasi
ALBINISMO NEWS
Albinismo e condizioni associate.
Informationi, Studio, Ricerca.
Scienza, Cultura, Societa
ALDO MENTI
musicista ed editore musicale

RINGRAZIAMO

Liron Shimoni e quanti, con le loro immagini,
ci consentono di vedere ciò che non vediamo. Immagini che suscitano emozioni e che fanno riflettere,
immagini che richiamano, istintivamente, in chi le osserva, l’appartenenza ad un unico mondo,
che va difeso e custodito nella sua naturale, casuale, indispensabile, vitale diversità.